Venerdì 21 Settembre ho avuto modo di testare un paio di bike grazie all'evento organizzato dalla fiera di Padova in occasione dell'Expobici.
Come sapete, questo blog non vuole occuparsi di prove tecniche e di test prodotto, per quello ci sono tantissimi altri siti specializzati, qui parliamo del mondo della MTB dal punto di vista di noi biker, non delle aziende produttrici.
Cerchiamo di fornire i migliori consigli per vivere al meglio la nostra passione, sia che si tratti di tecniche di guida, di allenamento o di come scegliere la bike giusta motivo per il quale ho creato la guida digitale "Come acquistare la MTB dei tuoi sogni risparmiando un sacco di soldi", che ha già avuto molto successo tra gli amici che l'hanno letta e messa in pratica.
Fatta questa doverosa premessa, vi racconto come è andata:
Tra le bici che ho provato ho avuto modo di testare una delle più belle All Mountain sul mercato che é la Devinci Atlas 29"
Sfortunatamente dopo un bel pò di salita ho dovuto abbandonare il test perché mi si é rotto il cavo del cambio posteriore.
Come si può vedere dalla foto di seguito si vedono i fili del cavo attorcigliati nelle corone.
Nella foto di seguito forse si vedono ancora meglio i fili di acciaio che si sono attorcigliati nella corona più piccola.
"Sono cose che possono succedere" ho pensato anche se in 15 anni di bicicletta non ho mai rotto un cavo.
Per un attimo ho pensato a Marco Aurelio Fontana che a cui si è rotto il canotto reggisella nella finale delle olimpiadi di Londra 2012. Anche in quel caso una ragione esiste, non sono cose che succedono sempre per "sfortuna". Probabilmente la ricerca esagerata della leggerezza nei canotti in carbonio ?
Non mi sono quindi accontentato di dire "capita" ma ho cercato di capire come ho fatto a rompere il cavo del cambio e mi sono accorto del seguente particolare.
Nella Devinci Atlas 29 il cavo del cambio posteriore passa all'interno del fodero entrando dalla parte della guarnitura. E' bastato quindi che il cavo non fosse perfettamente teso perché la guaina del cavo fosse tagliata dalla corona e poi ci conseguenza tutti i fili del cavo fossero trascinati dalla corona esterna.
Secondo il mio modesto parere é piuttosto grave che questo possa succedere in una bicicletta di cui solo il telaio costa quasi 2.000 Euro.
Nella soluzione adottatata di seguito da KTM il cavo é invece a vista. Probabilmente meno bello ma anche meno rischioso.
Con questo voglio dire che quando si acquista una MTB gli elementi da valutare sono molteplici e non va trascurata neanche l'analisi del passaggio dei cavi. Cosa ti serve avere una bicicletta da qualche migliaio di euro se poi per una stupidaggine rischi di prenderti a piedi?
Nel caso del test di Venerdì io arrivavo da una salita e quindi per tornare é stato piuttosto facile visto che ho trovato tutta discesa. Ma se invece mi fossi trovato nella situazione contraria?
Valuta molto bene la tua prossima MTB anche dal passaggio dei cavi. Non necessariamente i cavi nascosti rappresentano la migliore soluzione tecnica.